Film di
Francesco Galbiati
Editing di
Andrea Ferraiuolo
Categoria
Ombre latenti
Data di pubblicazione
13 Aprile 2023
Ceneri di luce
Ceneri di luce è sia un’opera di suono che un’opera visiva, di luce. La straordinaria assenza di spettacolo la colloca in quel (de)genere del cinema che è lo sperimentale. “Dare forma filmica alle proprie visioni e ai propri stimoli,” suggeriva Alfredo Leonardi, e questa visione auditiva, questa cenere filmica, dev’essere nata da un tremendo incendio, che ha bruciato gli occhi e accecato i timpani. La luce ha preso fuoco, ne rimangono soltanto degli stracci volanti, o meglio, galleggianti, in questo liquido che è il cinema. I sensi sono annebbiati, destabilizzati: ciò che si vede è la bruciatura di un pixel, la sovraesposizione dell’oceano; ciò che si sente è un mare in calore, che si sbatte tachicardico e malinconico. E poi c’è la perdita del colore, di un blu marino in un puro, digitale bianco e nero sommerso dalle fiamme; gli stracci divengono polvere, sintesi di luce su fondo nero assente e in fondo la rabbia di quel pullulare di punti bianchi nei confronti di chissacché di più definito, chiuso e scioccamente complicato finisce per pervadere anche noi.