Xilografie di
Gahel Zesi
Editing di
Jacopo Abballe
Categoria
Ombre latenti
Data di pubblicazione
29 Febbraio 2024
Donne nude per la buona propaganda
Passeggiata con il cane, 2022, 30x40 cm
Piccolo mostro pieno d’amore, 2022, 30x40 cm
La camera da letto dei puritani, 2022, 30x40 cm
Donne nude per la buona propaganda, 2022, 30x40 cm
Agli sciacalli piace la carne gravida, 2022, 30x40 cm
Buonanotte tesori della mamma, 2022, 30x40 cm
Queste xilografie – realizzate grazie a un lavoro di incisione e di stampa su lastre di linoleum – descrivono uno sconvolgente mondo al negativo, in cui qualsiasi forma di potere (sessuale, genitoriale, ideologico) è declinata nei termini stereotipi e biechi del fascismo. Gahel Zesi (Latina, 2001) dà corpo a dei piccoli quadri pieni di morte, dove anche gli elementi più vitalistici si macchiano di un tono mortuario e grottesco: un pene in erezione smette di simboleggiare la vitalità sessuale e si impone invece come esercizio del potere, in termini autoritari ma anche patetici, come se il fascismo fosse anzitutto una possibilità del corpo, una risposta ridicola della carne. I maschi immortalati in queste tavole ci appaiono dunque grotteschi nei loro bracci alzati quanto nelle loro erezioni convinte, mentre le figure femminili, per contrasto, si caricano di forza autoritaria e di disinvolta crudeltà. Queste donne nude sono le protagoniste indiscusse delle tavole qui presentate, che animano una visione pervertita della vita domestica e si innalzano a veri e propri agenti del male. Nel segno di un’arte provocatoria che ha alcuni dei suoi riferimenti più chiari nella pittura coraggiosa ed eccessiva di Tala Madani e di Miriam Cahn, l’artista non si limita al semplice gusto della provocazione, ma abbraccia con intelligenza un fondamentale assunto pasoliniano: “Tutto è buono quando è eccessivo.”