Fotografie di
Lorenzo Zerbini
Testi di
Lorenzo Zerbini
Editing di
Simone La Penna
Categoria
Alleanze
Corto-circuiti
Ombre latenti
Data di pubblicazione
2 Aprile 2023
Can you host me?
Introduzione alla serie: ALLEANZE indaga le possibili permutazioni e i rivolgimenti insperati di unioni che saremmo tentati di derubricare come condannate aprioristicamente al fallimento e alla rovina. Ma a emergere sono, invece, alleanze interspeciste che provano progressivamente a riallacciare un rapporto con l’umano, alleanze concettuali tra tecniche passate e prospettive post-umane proiettate verso il futuro, alleanze tra narrazioni fisico-visuali dall’impellente materialità e soggetti che mettono in crisi il rapporto tra realtà e immaginazione, presenza e assenza, spettatori e opere scrutate.
Le galle sono il risultato di anomalie ipertrofiche nello sviluppo dei tessuti vegetali indotte dall’avvento di un organismo parassita: insetti o aracnidi talvolta avanzano dei veri e propri attacchi parassitari iniettando nei corpi vegetali delle particolari sostanze chimiche per deporre le loro uova. Le piante però non subiscono tacite, ma reagiscono attivamente attraverso una riprogrammazione della loro crescita cellulare che porta alla formazione di tali escrescenze. A seguito della particolare interazione tra pianta ospitante e organismo ospite viene sancito un implicito accordo democratico: la pianta isola l’alterazione parassitaria nei confini della galla e offre il proprio corpo come riparo e fonte nutrizionale per la maturazione delle uova, traendo essa stessa effetti benefici dalle proteine animali. Le galle rappresentano una complessa e intima forma di interazione animale-pianta, costituiscono un ecosistema in miniatura fondato su rapporti non solo di predazione e parassitismo, ma soprattutto di commensalismo e simbiosi.
Le cianotipie ritraenti tali formazioni galligene sono state immerse in infuso d’anice stellato, a cui è unanimemente attribuita, nelle pratiche erboristiche e misteriche appartenenti alla tradizione della magia naturale, la proprietà di propiziare l’attrazione e l’affettività. Can you host me? diviene quindi un invito alla contaminazione e al parassitismo, un’invocazione alle alleanze simbiotiche e alla mescolanza tra regni.
A sedimentarsi e segnare, in queste cianotipie, è la compattezza semiotica della pratica artistica, la tensione propria di un’opera ritrosa nella sua calma placida, che sembra quasi volersi celare e schermare per mezzo della sua supposta semplicità e schiettezza. Le galle occultano un lento e costante sommovimento biologico, e all’esterno restituiscono solo un epifenomeno somatico che ci consegna dettagli governati da un equilibrio invisibile e sommesso, fragile ma pervicace. Ma è solo un’impressione, questa stasi, questa gentilezza: la complessità biologica del fenomeno si fonde con un’articolazione teorico-estetica impietosa.
Le stampe, virate con un processo che pertiene più all’alchimia che alle tecniche fotografiche antiche, smorzano le spigolosità del vivo contrasto tipico della cianotipia, riavvicinandosi all’alveo della fotografia canonica; è un doppio movimento, di semplificazione visiva e problematizzazione concettuale, capace di ammansire lo straniamento visivo del blu cianotipico e di obbligarci, contemporaneamente, a riflettere sul mezzo che rende possibile questo stesso spostamento, in un patto bilaterale di comprensione reciproca che rispecchia la formazione delle galle.
Can you host me? ci pone domande, a partire dallo stesso titolo, a cui mancano risposte, e sceglie il momento più giusto per farlo, quando attratti dalla sua apparente fragilità ci dimostriamo noi, i veri organismi fragili. Saremo in grado di convivere con i parassiti che ci infesteranno? Saremo in grado di operare un rimodellamento delle nostre categorie mentali e speciste, di superare lo stesso dualismo organismo/parassita? Saremo in grado di pensare a noi stessi come dei potenziali parassiti? Saremo in grado di chiedere di essere ospitati? Can you host me? ci pone domande, ma ci suggerisce anche quali domande dovremmo porre noi.