Dipinti di
Sasha Toli
Editing di
Alice Migliavacca
Categoria
Ombre latenti
Data di pubblicazione
14 Dicembre 2023
Fantasmagorie
Se sei incerto, gas aperto.
Sull’asciutto o sul bagnato sempre a gas spalancato.
2022
acrilico, olio, oilbar e cera su tela
40x70cm
La fuga in Egitto (eclissi)
2023
olio e spore su tela
40x50cm
NNN (No Nut November)
2023
bitume, aloe, olio e oilbar su tela
100x70cm
Il termine “fantasmagoria” trova una delle sue definizioni più note nella seconda metà dell’Ottocento, nella poetica di Baudelaire, con la cornice di una Parigi caratterizzata da sfarzo e flânerie – la passeggiata dell’autore senza meta –, e, tra i molteplici sensi che questo termine può acquisire, fantasmagoria si può definire come un rapido susseguirsi di immagini, suoni, colori, forme, oggetti che colpiscono vivamente i sensi e la fantasia di chi ne fruisce. Credo che questo termine sia particolarmente indicato per sottolineare le caratteristiche del lavoro dell’artista.
La terza pubblicazione di Sasha, che abbiamo già conosciuto con Paradisi psichedelici e Pensieri, parole, opere e omissioni, si presenta qui con un trittico di opere dallo stile e dal tono leggermente differenti, mantenendo questa aura solo apparentemente confusionale, quasi di gioco e di beffa nei confronti di chi osserva le opere, atteggiamento di sfida che spinge ad analizzare in maniera maniacale ogni pennellata dell’autore alla ricerca di significati nascosti, di elementi che diano finalmente un senso unico all’opera. Ma ha forse senso questa operazione? È necessario ricucire le parti di un’opera forse in maniera forzata per dargli un nome? Forse l’obiettivo di Sasha è semplicemente un invito alla pazienza, alla cura e alla concentrazione.
Nella pubblicazione si riconosce chiaramente lo stile caratteristico dell’autore, che sceglie in questo caso ambientazioni fantastiche, che rimandano a un mondo irreale in cui si susseguono dee acquatiche e giochi di luce, alberi antropomorfi e Trinità, orgasmi e re-avocado. Ambientazione che quindi lega i tre dipinti, caratterizzati anche da una scelta di colori più scuri rispetto alle pubblicazioni precedenti, in opposizione a punti in cui spiccano fasci di luce che fanno vibrare l’opera, in un concerto fantasmagorico.